Monochrome Factor

Akira Nikaido, studente giovane e ribelle, apprezzato da tutti per il suo stile figo e poco problematico. Certo, non va a lezione, fa quel che vuole, si approfitta un po’ degli amici, ma di certo non fa male a nessuno. È, per così dire, uno spirito libero.
Questo almeno finché Shirogane non gli permette di arrivare all’irreparabile. Shirogane è apparentemente solo un tipo strambo che, da perfetto sconosciuto, invita Akira a seguirlo. Il ragazzo si nega, per poi essere costretto con l’inganno, solo per scoprire che questo emerito sconosciuto lo stava cercando da tempo per aiutarlo a ristabilire l’equilibrio tra mondo di luce (il nostro mondo) e mondo d’ombra.
Shirogane stesso è un’ombra, e sembra saperne molto di tutta la situazione, ma non ha tempo per chiarire la questione. Purtroppo, come dicevamo, Akira ignora un suo ordine e si caccia nei guai: l’unico modo che trovano per salvarlo è quello di farlo diventare uno shin, ignorando i problemi futuri.
Problemi futuri non da poco, tra l’altro. Akira infatti è diventato uno shin, un essere che esiste solo nel mondo d’ombra (e non in entrambi i mondi come gli esseri umani), diventando dunque invisibile alle persone normali.
Niente di irreparabile comunque, grazie ad un corpo artificiale potrà continuare la sua vita, ma ora dovrà vedersela con ombre e shin, per conoscere meglio il mondo nel quale è stato introdotto e per capire perché l’equilibrio tra i mondi si sta spezzando.